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L'enduro a 4WD

La passione per il fuoristrada è passione per l'avventura e la scoperta della natura, si estende così naturalmente anche al mondo delle 4 ruote tassellate, tanto che sempre più Enduristi Anonimi hanno iniziato ad abbracciare anche questo tipo di disciplina. Testimonianza ne è anche la recente apertura di una sezione 4X4 all'interno del forum su pressante richiesta di molti iscritti.

Quì a Parma ho avuto l'occasione di conoscere un bel gruppo di fuoristradisti a quattro ruote motrici, soprattutto alla bella amicizia con Paolo (foto a sinistra) che è stato per ben due volte campione regionale al volante del suo gippino Suzuki e che ora possiede un bellissimo Wrangler!!

Paolo, che di suo ha già un cognome evocativo di sfida in off (infatti si chiama Montagna ), mi ha introdotto nel mondo del fuoristrada a 4WD e presentato alcuni praticanti della disciplina tra cui il cugino Marco, nostro compagno in questa avventura.

Ed eccovi le vere protagoniste di questa calda domenica d'agosto, il Wrangler di Paolo e la bella Jeep Willis di Marco.

La Willis è davvero affascinante e, anche se datata, un ottimo "atrezzo" da gita. Nella foto a destra il particolare del serbatoio supplementare che è andato a sostituire l'originale oramai pieno di incrostazioni.

La spedizione parte alla conquista dello Sporno, un monte a ridosso della città emiliana, meta dell'enduro autoctono e che oramai comincio a ben conoscere dopo le prime escursioni sul tassello.

Il modo di vivere queste escursioni è molto diverso da quello offerto dalle due ruote, le velocità sono infinitamente più basse e le difficoltà appaiono molto maggiori.

E' più facile ammirare il panorama e fisicamente si hanno molti meno stress dovuti alla fatica, anche se si balla di più!

Le temperature elevate ci costringeranno ad alcune soste per il rabbocco di refrigerante per fronteggiare gli sbuffi di vapore che fuoriescono di tanto in tanto dai nostri radiatori roventi...

Dall'alto dello Sporno il panorama è stupendo e l'aria si fa decisamente più fresca e respirabile rispetto alla calicola della pianura.

La sosta presso il monumento allo scarpone disperso (foto in basso) è la stessa che si usa fare anche tra gli enduristi, qui si beve, si riprende fiato e si ammira il fondo valle.

Ma eccoci! Finalmente è il mio turno di cimento al volante del mastodonte rosso del buon Paolo, mi sento carico ed ansioso!

Davvero una bella esperienza quella di pilotare un carroarmato così imponente nel folto dei sottoboschi... bella e, soprattutto, molto divertente!

Foto a sinistra: Marco al rabbocco acqua.

Se non visualizzi correttamente il filmato qui sopra puoi scaricarlo a questo LINK

Presto disponibile anche una piccola clip video, torna nei prossimi giorni a verificare.

Foto a destra: alcuni passaggi impervi tra lastre di roccia e sassi smossi.

Nei punti più folti di vegetazione non è mancato neanche il brivido di qualche bella pozza di fango, una vera rarità di questa stagione!!

Lungo il percorso incrociamo anche un gruppo di cavallerizzi impegnati in un simpatico picnic su una radura e ci invitano a fermarci per approfittare di un bicchiere di lambrusco. Davvero simpatici e gentili, sarà piacevole indugiare con loro per qualche minuto commentando i vari giri che si possono realizzare in questo angolino di paradiso.

Ora non resta che prepararsi alla pausa estiva e alle imminenti vacanze, da tutto lo staff di Enduristi Anonimi un grosso augurio di buon Ferragosto ed un arrivederci a settembre alla riapertura della stagione dell'enduro duro!

Ben presto si riparte, è quasi l'ora di rientrare e, benchè si siano percorsi davvero pochi chilometri rispetto alle uscite motociclistiche la soddisfazione e la gioia sono abbastanza simili.

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