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Puch 175 1974

Testo: Mauro

Foto: Mauro

Vi dico subito che sulla moto che vado a documentarvi questo mese non avrò un giudizio obiettivo, perchè tra quelle che ho, è in assoluto la mia preferita.


La preferisco perchè è la moto che trovo si adatti in maniera migliore in assoluto al tipo di territorio e di percorsi che ci sono dalle mie parti e che si sposa perfettamente col mio modo di condurre una moto su sentieri impervi.

(quì sopra vediamo ritratto il nostro Mauro all'opera su una delle sue creature in fase di maquillage nell'officina di casa)

SCHEDA TECNICA

    • Modello: Puch 175 GS
    • Anno: 1974
    • Categoria: Regolarità

Motore e trasmissione

    • Cilindrata 169.00 centimetri cubici
    • Motore tipo: Monocilindrico
    • Alimentazione: 2 tempi
    • Potenza: 24 CV a 8000 Giri al minuto
    • Compressione: 11.5:1
    • Alesaggio e corsa: 62.0 x 56.0 mm
    • Raffreddamento: Aria
    • Cambio: 5-marce
    • Transmissione finale : Catena

Dimensioni e pesi

    • Peso incl. olio, benzina, etc: 125.0 kg
    • Pneumatici e freni
    • Pneumatico anteriore: 3.00-21
    • Pneumatico posteriore: 4.00-18
    • Freno anteriore: Tamburo
    • Freno posteriore: Tamburo
    • Velocità massima: 105.0 km/h

    Altre specificazioni

    • Capacità serbatoio: 9.00 litri realizzato in Nylon
    • Telaio : Misto lamiera e tubi al Cromo -Molibdeno
    • Passo e lunghezza 1470 mm 2100 mm
    • Parafanghi Nonfango

Apprezzate ora alcune viste classiche del mezzo.

Rispetto alle rivali dotate del solito Sachs, ha un'erogazione di potenza più dolce, con un range di utilizzo più ampio e meno brusco, ma cosa che amo in maniera particolare, un gran tiro ai bassi.


Anche con il motore sottocoppia, non si impunta, ma ti porta sempre fuori da ogni situazione, inoltre l'interasse un po' più lungo e il baricentro basso, permettono di mettere sempre a terra la potenza necessaria per salire lungo sentieri anche molto erti.

Altra nota positiva per me che gigante non sono è che è bella bassa, infatti il nome dell'epoca era "Bassotto"
Tenete presente che dalle mie parti si passa dai 150 mt slm ai 1300 mt in circa 10 km
L'interasse lungo si rivela un leggero handicapp solo nei tratti in discesa con curve molto strette in successione

La casa dichiarava 95 kg e 24 cv a 8.500 giri, ma i fratelli Frigerio ottenevano 24 cv a 10.500 giri sui motori da 125.
Questa moto ha una sua storia personale molto importante.

Io l'ho avuta da Carlo Paganessi, pilota ufficiale della squadra Puch dei fratelli Frigerio.
Sicuramente ha corso la "12 ore di Franciacorta" nel 1974, affidata all'equipaggio Gritti-Paganessi e(ma qui Carlo non ne è sicuro) FORSE la sei giorni negli U.S.A. con Gritti.

 

In queste foto vedete le punzonature relative a gare di quell'epoca.

A destra quella sul mozzo anteriore, e sulla sinistra quella relativa al mozzo posteriore

Apprezziamo di seguito alcuni particolari del mitico carburatore Bing!

La marmitta non è più quella originale, sotituita forse in seguito a botte ricevute, anche se questa non è che stia molto meglio.
Ed anche il motore denuncia tutto il suo passato storico

Questo anello veniva saldato sul telaio, in modo da avere un punto di ancoraggio in caso di caduta.

Vorrei vedervi a cercare di risollevare la moto con la marmitta rovente!

Come ho già avuto modo di dire, questa moto non verrà mai sottoposta a restauri o interventi vari se non quelli di normale gestione del mezzo.

In ogni caso saranno sempre restauri conservativi.


Spero che vi piaccia almeno la metà di quanto piace a me!

Mauro

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