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ALTOFINO 2007...

Foto& testo:Posaja

Riprese: Posaja & GAS

...la motocavalcata dell'Altofino a Bisenti (TE), nota come la "classica dell'Abruzzo" è ormai consacrata come "la classica degli EA". E', infatti la quarta edizione che ci vede partire alla volta del paesino abruzzese, ogni volta con uno squadrone più nutrito.

Foto sopra: fasi del caricamento moto

All'appuntamento eravamo, infatti, presenti: Miki1, And88, Raffa, Coeurdelyon, Angioletto, Musashi, Max81, K400one, O'Pazz, FedericoCRF, Roster, Pennanera, Sorriso, MarcoXXL, FabioXL, FabioDRZ, RV, GAS, Posaja, Marghi, The Lawyer, Mezzogiro, DavideDRZ, Mim+40 e 3 della gang dei Pieri.

Con la partecipazione di MarcoXXL molti di noi si assicuriano un passaggio camion in tutta comodità (foto in basso)

Anche la formula con cui affrontiamo questa trasferta è ormai classica. Come consuetudine, infatti, ci ritroviamo in loco già dalla sera prima per cominciare a ridere, scherzare e mangiare bene...

Novità 2007 una distinta, oserei dire cavalleresca, sfida tra EA che, alla vigilia dell'evento motoristico, vede coinvolti Coeurdelyon e FedericoCRF in una leale "gara di rutti". Dopotutto siamo o non siamo sportivi a 360°?

Contro ogni pronostico il mitico Peppe straccia l'esile Federico che durante la premiazione del rivale si congratula ancora incredulo (foto sopra)

Il sabato pre-cavalcata regala sempre un anticipo simpatico dell'atmosfera di divertimento puro di questo atteso appuntamento annuale. Una ricchissima cena condita di scherzi e amichevoli prese in giro stimola le chiacchierate conviviali della veglia seguente, tra grappe, amari e distillati alla genziana.

(nella foto a sinistra O'Pazz che tormenta Federico, al centro delle sevizie sue e di Gabriellone per tutto il WE)

Al mattino il risveglio, ancora annebbiato dai fumi etilici della festa, viene facilitato dal primo tratto di off-road che ci porta, dall'agriturismo dove abbiamo passato la notte, fino alla via principale del paesino dove si trova il banco per le iscrizioni.

Bisenti durante la cavalcata diventa di proprietà degli enduristi e si può assistere a scene in cui i viglili urbani bloccano il traffico automobilistico per far passare rombanti kapponi in monoruota!

All'atto dell'iscrizione approfittiamo dei 5 euri di sconto per i tesserati FMI che, per chi come noi frequenta molto questi eventi, è un facile modo per recuperare velocemente il costo della tessera al nostro beneamato Moto Club!

Nella foto a sinistra And88 alla ricerca dell'amico RAFFA presso lo stand d'iscrizione.

Appena recuperati numero e maglia gadget, si raggiunge il letto del fiume da dove ogni anno prende il via il giro.

Questa edizione ha visto circa 450 iscritti tra cui un nutrito stuolo di quaddisti. Malgrado ciò non si sono visti grossi tappi.

Ci sono stai, più che altro, fisiologici rallentamenti, o almeno questo è vero sino all'ecatombe del tratto hard prima del ristoro dove più che un tappo c'era l'apocalisse!

Bellissimi i panorami e, come sempre, estremamente divertenti gli attraversamenti del torrente a tratti anche abbastanza profondo.

La prima parte del percorso era ambientata tutta lungo il letto del fiume con tantissimi guadi e le prime difficoltà di aderenza dovute alle pietre bagnate, molto viscide.

Il carosello dei mezzi è uno degli aspetti maggiormente fascinosi di queste motoconcentrazioni, accanto ai modelli pronto-gara di ultima generazione capita di incontrare vecchie glorie dell'enduro anni ottanta come quelle ritratte nello scatto a destra.

Il ritmo di percorrenza dei passaggi anche duri è molto elevato, indice che anche il popolo delle motocavalcate si è innalzato come livello medio di guida.

L'evoluzione dei percorsi verso l'hard ha infatti fatto da selezione naturale scremando molti amatori dalla manetta incerta.

Anche la convivenza con i quad è stata meno drammatica rispetto a quello che ci è capitato di vedere quando questi mezzi cominciarono a diffondersi qualche anno fa.

Eravamo talmente tanti che nei tratti di collegamento con l'asfalto si formava spesso uno strato di viscidissima poltiglia trascinata dalle moto sul bitume.

Appena abbandonate le scivolose pietre del fiume ci si trova catapultati nell'insidia di un tenace fango dal grip quasi nullo!

Foto a sinistra Davide in action sul suo fido DRZ Valenti...

Su questo tipo di terreno la guida in piedi è d'obbligo e, malgrado ciò, rimane molto difficile mantenere una adeguata velocità di galleggiamento. Lo scivolone è dietro l'angolo per tutti!

Ottima la segnalazione del percorso e nessuna titubanza ai bivi Hard-soft per gli ardimentosi EA

foto in alto: DavideDRZ e Mezzogiro

Se non riesci a vedere il video in streaming scaricalo qui

Eccolo il nostro Pennanera che rifiuta il primo ostacolo aggirando il muro di fango...

La giornata scorre con il massimo grado di divertimento, affrontando salite e canaloni per poi tuffarsi in discese ad aderenza nulla. Ogni tanto l'equilibrio precario obbliga a recuperare il mezzo da terra inglobato nell'apparentemente morbido, ma assai tenace terreno argilloso che lo imprigiona immediatamente trattenendolo come in una morsa.

Man mano che la mattinata avanza il cielo, dapprima cupo ed opprimente, comincia ad aprirsi concedendo maggiore visibilità sui panorami bellissimi di questo scorcio d'Abruzzo.

Solo un pò di foschia continua ad attenuare i colori della bella campagna.

La tempreatura è però ottimnale, si suda inevitabilmente per lo sforzo della guida, ma l'aria non è così fredda da rendere il fastidio del vento insopportabile come spesso invece accade.

Dopo la Waterloo (o meglio la Wather low ) di un ultimo passaggio lungo il fiume si raggiunge l'asfalto e la tanto agognata sosta ristoro.

Quest'anno la specialità principe della merenda energetica è stata la pizzetta fritta accompagnata con una generosa fetta di mortadella arrostita!

Affettati, dolci, pizze, e vino a volontà....

...ma la mortazza è la mortazza!!!

Qui ci ricompattiamo con Marghi, i Pieri, Corrado, Federico, MarcoXXL e il fratello Fabio (alla sua prima uscita in off)...

Foto a destra: un incidente su asfalto renderà necessario il recupero in ambulanza per uno sfortunato centauro.

Anche Musashi, in foto a sinistra assieme a Max81 e Mim+40, è molto scosso per un volo che lo ha mandato a mollo nel tentativo di superare il muro finale dell'argine del fiume.

Nella foto in alto The lawyer soddisfatto del suo nuovo acquisto, una bella XR400 nuova, nuova.

Lo spettacolo delle maglie Anonime è ormai usuale negli appuntamenti centro italici e, così riconoscibili, non di rado siamo avvicinati da curiosi e simpatizzanti che frequantano il sito e ci chiedono info...

Il percorso di quest'anno è davvero duro e anche i tratti comuni hard-soft non lasciano molto respiro ai partecipanti.

Moltissime saranno le defezioni lungo il percorso, problemi tecnici, affaticamento o semplicemente il raggiungimento della sazietà d'enduro unito alla voglia di tuffarsi nel pranzo finale, uno dei punti di forza che da sempre ha contraddistinto la Motocavalcata dell'Altofino.

In basso: scene da motocavalcata, due quad carichi di famigliole, babbo, mamma + bambino .

Ed eccoci all'attacco della scodella, antipasti, primi, secondi e contorni, questa fase per noi non presenta tratti hard da bypassare

Sotto: Gabriele che scarica arrosti

Ed eccoci in formazione "foto finale" sotto al gazebo EA visibilmente soddisfatti e contenti, appuntamento al prossimo evento!!

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