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Febbio 10 e lode!

Come ogni anno, a settembre, riparte la stagione del tassello ed Enduristi Anonimi ritorna nel pieno dell'attività con i report delle più belle avventure off-road del nostro Paese. Questa volta abbiamo recensito per voi una delle più gustose manifestazioni non agonistiche del nord Italia la 12° edizione della Motocavalcata di Febbio (RE)

L'edizione 2008 ha patito fortemente delle disposizioni antincendio del corpo forestale dello Stato che ne hano spostato la data di tre settimane al 28 settembre. Questo imprevisto dell'ultimo minuto ha causato non pochi disagi e la concomitanza con alcune gare di enduro ha ridotto il numero dei partecipanti a meno della metà rispetto alle passate edizioni.

La scarsa affluenza (erano comunque presenti oltre trecento piloti), se da un lato ha messo in difficoltà lo staff organizzativo, dall'altro ha decretato un enorme successo di questa, che resta una delle più belle motopasseggiate del periodo autunnale. (foto in alto i miei compagni d'avventura Matteo e Capitano all'iscrizione)

Degne di nota alcune raffinatezze offerte in occasione della cavalcata, prima tra tutte la presenza di stand che vendevano al pubblico accessori e copertoni, con la possibilità di montaggio immediato delle gomme. Servizio non da poco che permette ai partecipanti di ovviare ad eventuali dimenticanze relative all'attrezzatura necessaria per la guida.

Anche i gadget offerti al momento dell'iscrizione sono di estrema utilità, quest'anno ogni concorrente veniva omaggiato di una spatola toglifango e di un porta candela in materiale plastico (foto in alto)

Al mattino partenza libera dopo le iscrizioni, la cosa più intelligente per evitare traffico nei punti impervi.

La segnaletica lungo il percorso merita una menzione d'onore. Oltre ai classici bivi in cui scegliere tra il percorso hard ed il bypass soft, erano presenti a tutti gli incroci molte frecce su specifica FMI e segnali di conferma percorso esatto poco dopo oltre a segnali di "percorso errato" su ognuno degli altri sentieri. In alcuni passaggi il bivio sbagliato veniva addirittura precluso da una barriera in fettuccia plastica.

Per un motociclista semi cieco come me è stata una vera manna, praticamente una motocavalcata adatta anche ad enduristi non vedenti . Più che un'ottima segnaletica potremmo sbilanciarci nel dire che raggiungere livelli più alti rispetto a quelli offerti da Febbio, secondo noi, è umanamente impossibile!!

E veniamo ai percorsi. Sebbene la località si trovi in provincia di Reggio Emilia, e quindi in piena Padania, Febbio è inerpicata sui più alti picchi appenninici, tant'è che è addirittura dotata di impianti di risalita e piste da sci che durante la stagione invernale restano abbondantemente innevate richiamando il pubblico degli appassionati delle discipline sportive invernali.

I sentieri quindi sono i tipici camminamenti montani, ricchi di passaggi di sottobosco e con fondi che vanno dal pietroso più classico (con alternanza tra sassi smossi e grossi scogli fissi che qui chiamano "giaroni"), al terriccio quasi argilloso, che nella stagione bagnata si trasforma in un fango denso e viscido davvero insidiosissimo per la guida.

Lo spostamento della cavalcata a fine settembre ha infatti dato modo di assaggiare i primi timidi accenni di fango, senza che questo fosse però troppo presente lungo il tragitto, che già da asciutto si presentava molto impegnativo. Le difficoltà, anche sugli hard, non sono mai state caratterizzate da passaggi impossibili o, ancor peggio, pericolosi, ma la lunghezza del giro (di ben 130 Km) e la continua alternanza di strappi tecnici sono stati più che sufficienti a fiaccare anche i piloti più allenati e la sera erano tutti più che soddisfatti.

Foto in alto Luca66 di Soloenduro, girare al nord permette di conoscere tanti personaggi dell'enduro nostrano di cui si legge spesso sui forum dedicati.

Senza grossi intoppi la manifestazione si è svolta nel migliore dei modi, gli enduristi hanno tenuto fede alla loro fama prestandosi assistenza l'un l'altro nei passaggi più insidiosi e malgrado alcuni incidenti di percorso (come il caso del ragazzo della foto a destra che ha fracassato parafango e mascherina del suo Kappa in un bel ruzzolone) si è registrato un solo ferito che, in un brutto volo si è causato la frattura di un femore. Bronco (questo il suo nick) è stato comunque prontamente soccorso ed a lui vanno i migliori auguri di pronta guarigione da tutti gli Enduristi Anonimi.

Per il resto c'è stata solo qualche foratura di gomma e la rottura del cambio di un Kappa 520, anche in questo caso l'intervento dello staff organizzativo messo in piedi dal Moto Club Crostolo (organizzatore della cavalcata) ha permesso il recupero del mezzo e del pilota appiedato.

Per chi non lo sapesse, la cavalcata di Febbio si articola in due giornate e già dal sabato una 60ina di appassionati si erano dedicati alla guida su questi bei percorsi invogliati anche dalla capacità recettiva che gli alberghi della zona offrono a prezzi di bassa stagione.

Oltre alla bellezza della guida su questi impervi sentieri, alcune radure in quota offrivano anche suggestivi scorci panoramici lungo le vallate circostanti (nella foto a destra, sullo sfondo, è possibile intravedere la pietra di bismantova, una delle mete più gettonate dell'alpinismo e del free climbing di queste zone)

Al ristoro c'era un servizio espresso che preparava pizzette fritte calde farcite di salume, questo piatto in emilia è abbastanza tipico e a seconda della zona viene chiamato "torta fritta" o "gnocco fritto", ma comunque lo si chiami resta una vera prelibatezza.

Non sono però mancati anche gli sterratoni in cui spalancare la manetta ed in alcuni tratti di ciottolato (specie a ridosso dei torrenti) sembrava quasi di trovarsi su delle piste africane.

C'è da dire che lungo il percorso di ristori ce ne erano addirittura due e oltre allo gnocco fritto non mancavano crostate, torte e, al secondo, anche una tipicissima forma di parmigiano reggiano che veniva fatto a scaglie e distribuito a tutti, una vera figata!!

Da bere c'era solo thé (caldo o freddo) ed acqua, ma ci rifaremo al pranzo finale!!

Foto in alto: due simpatiche e giovanissime ragazze che, pizzetta munite, bloccavano la circolazione automobilistica al spraggiungere degli enduristi.

Alla pausa merenda ho anche avuto il piacere di scambiare due velocissime parole con BENZINA, uno dei ragazzi iscritti al forum, ma che non avevo ancora avuto il piacere di incontrare.

Oltre alla perfetta segnaletica non mancavano i presidi di personale su tutte le intersezioni del giro con le strade asfaltate

Ma a Febbio non ci si fa mancare nulla e dopo il primo ristoro si passa dalle irte di pietra del sottobosco in quota e alle mulattiere in discesa che portano verso il fiume (il secchiello) dando il via ad una serie infinita di guadi e risalite, un vero Aquafan del saltafossi!!

E' soprattutto in questa parte "nautica" del percorso che si sono affrontate alcune belle pozze di fango viscido, piccolo assaggio anticipatore di quello che ci aspetta per la ormai prossima stagione delle piogge...

Foto in basso: riparazione improvvisata per una delle forature avvenute nell'arco della giornata...

Foto in basso: la fantastica forma di parmigiano del secondo ristoro, qui ci troviamo circa a 45 Km dal traguardo finale e ne sono già stati percorsi quasi 90...

Già ai ristori si misura la soddisfazione degli enduristi intervenuti, solo commenti positivi e facce rilassate e sorridenti...

Particolari da veri professionisti dell'organizzazione, nella foto in alto un cartello segnala un punto pericoloso e fornisce anche indicazione su quanto manca a fine giro ...non si può davvero chiedere di più.

E finalmente si giunge al temine dell'impresa, stanchi e soddisfatti non resta che tuffarsi nelle leccornie del pranzo finale che viene servito, a scelta, in uno dei due ristoranti presenti sul piazzale della partenza.

Verso la fine del giro anche un passaggio sul "pinko panko", un'insolita altalena da moto ideata per dare il brivido finale

Per coloro che volessero richiedere le foto ecco il LINK al sito dei fotografi ufficiali che inseriranno le anteprime nei prossimi giorni.

Al ristorante mi riunisco con i miei compagni di merende e con loro scambio le prime impressioni sulla cavalcata.

E' proprio nei confronti con gli altri che mi accorgo di non averla vissuta tanto bene da solo, ma che per tutti questa edizione è stata davvero un successo per bellezza e servizi offerti, non un tappo in mulattiera, non un imprevisto che non abbia trovato immediata soluzione grazie allo staff. Davvero una cavalcata da 10 e lode!! Vi aspetto tutti alla 13° edizione, io sicuramente ci sarò e voi???

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