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SIENA  - FOLLONICA

25 APRILE 2004

 Il 25 aprile si è tenuta la 5^ edizione della motocavalcata Siena - Follonica, ormai diventata un evento importante nella mente di noi enduristi soprattutto grazie al percorso molto lungo che promette di soddisfare anche i più allenati. E allora non poteva certo mancare una piccola delegazione degli E.A.

Gli intrepidi eroi sono: Patrizio, Angelo, Luca, Umberto, Daniele, Andrea e lo scrivente Davide.

La motocavalcata prende subito i toni di una piccola vacanza dato che io e Andrea partiamo il sabato mattina con comodo accompagnati dalle nostre dolci metà e dalla nostra amica Donatella con il doppio ruolo di supporter e autiste.

qui possiamo ammirare andrea che da gli ultimi consigli ad un attento ed interessato meoni (pluricampione della parigi-dakar) che li mettera' in pratica lasciando tutti a bocca aperta

Come inizio non c'è male!!!

Arrivo giusto all'ora di pranzo a Poggibonsi per farsi al volo una fiorentina, tanto per ambientarsi.

Pomeriggio passato a passeggiare per Colle Val D'Elsa intanto che si aspetta la cena:

Grazie a Donatella ci imbuchiamo a casa di Riccardo, endurista Collevaldelsese (se si dice così), che ci accoglie molto cordialmente in una dimora favolosa e con un ottimo caffè.          

A cena ci raggiunge Daniele che con il suo DR350 è arrivato da Roma!!! La forza della volontà fatta endurista!

La cena ben presto degenera e Andrea ci fa vedere le sue abilità, anzi ognuno fa vedere le sue

       

DOPO DI CHE' tutti a nanna.

La mattina presto qualcuno ci chiede un passaggio... per il carrello!!!

   ,,,e poi tutti alla partenza... 

SI PARTE!

Nel parco chiuso abbiamo viso le moto più strane tra cui questo DR 350 modificato SIDE CAR, UNA DISCIPLINA CHE NELL'OFF ROAD ANNI 80 EBBE UN FLEBILE SINGULTO PER POI SPARIRE NELL'OBLIO, UNICA DIFFERENZA, I MODELLI DI ALLORA MONTAVANO ALL'ANTERIORE UN FORCELLONE STERZANTE CON DUE AMMORTIZZATORI LATERALI E NON LA FORCELLA TELESCOPICA .

 

 

            

Anche Meoni ci ha fatto l'onore di venire alla partenza, partito subito con una EXC 525 e mai più rivisto.

 

 

Partiamo come sempre tutti contenti ma subito ci accorgiamo che il fango e le file fanno da padroni. Le foto parlano da sole.

 

 

 

          

   

  

 RAGAZZI, CHE DIRE, SEMBRA PROPRIO UN PASSAGGIO DELLA GILLES LALAY CLASSIC

 

 

     

Secondo me questo con il BMW R80 non ha fatto molta strada, infatti lo abbiamo superato che stava in un solco in equilibrio sui cilindri.

    

 

tanti i quad che hanno dimostrato come l'enduro SIA possibile farlo anche su quattro ruote, sono stati talmente convincenti che il cinghiale e' corso a dar via il suo crf 450 per acquistare un polaris 500 4x4       

 

 

       

 

 

 

ANCORA UNA

 

VOLTA TANTO, TANTO FANGO

 

     

 

 

 

 

Angelo e Luca dopo l'epico passaggio in un guado di fango altissimo, con Luca che ci è anche caduto dentro!!!

    

Adesso Angelo ci dovrà dire come a fatto a cadere in quello che forse era l'unico pezzo piatto di tutta la SI-FO.

        

Indovinate un po' come ho deciso di chiudere la giornata enduristica?

 

 

Quella che vedete è la mia moto dopo che con me sopra siamo andati dritti ad una curva

 

 

...Che spavento!

ed Ecco i miei salvatori in posa

 

 

 

ALCUNE CONSIDERAZIONI 

(Angelo docet)

1. percorso: come detto da molti, stupendo. enduro totale: fango, guadi, salitoni, discesoni, mulattiere con fango, rocce, radici, insomma tutto. e ogni cosa con vari gradi di difficoltà.
duro? non lo so. secondo me non estremamente duro. si poteva fare. ognuno con il proprio passo, senza l'assillo del tempo.
ma fare in questo modo era veramente difficile.
già perché c'erano dei "merriman" che spuntavano da tutte le parti. ora vorrei dire a questi signori: perché voi che siete così bravi venite a queste cavalcate non competitive e le trasformate in una competizione? perché non andate a delle competizioni vere e proprie? probabilmente dovete scaricare le vostre frustrazioni su quelli come me, dimostrandomi, passandomi sopra e' chiaro (chiedere a Patrizio), che siete molto più bravi? in questo modo non pensate alle gare dove arrivate regolarmente ultimi? perché diciamo la verità: quelli veramente bravi c'erano, c'era anche Meoni, ma non hanno certo la stupidità di trasformare una manifestazione del genere in una competizione. e' stato veramente troppo pericoloso.

2. 1200 iscritti. e prima stupidaggine: non e' possibile moto e quad insieme. Sono due cose totalmente diverse. Ogni realtà deve avere la propria manifestazione.
(in realtà moto e quad possono convivere benissimo, il problema nasce con 1200 iscritti ndr)

3. l'organizzazione e' stata totalmente assente lungo il percorso. Hanno fatto l'iscrizione (cioè hanno incassato), hanno fatto la partenza e poi si sono ripresentati all'arrivo.
La notte aveva piovuto molto. 1200 partecipanti. Il percorso lungo. Tutto questo esigeva la presenza di molte persone dello staff lungo il percorso. Ce ne erano pochissime e totalmente impreparate.         La scusa non può essere: non ci aspettavamo così tanti partecipanti. Non regge.
La realtà e' un'altra: con le risorse che ho cerco di fare il mio meglio (non riuscendoci) e poi più vengono e più guadagno.
Ma era così difficile prevedere percorsi alternativi per i tratti proibitivi con delle persone dello staff pronte a dirottare il fiume di partecipanti appena si formava il tappo? visto che oltretutto il percorso era lungo, vario, e se uno si perdeva "un passaggio" non era poi la fine del mondo.

4, sicurezza. Già qui non si scherza. Sentite questa: un ragazzo si frattura un braccio sotto la moto in una salitona. Un amico lo porta all'ospedale di massa marittima. Non sono in grado di fargli una radiografia: "'e' domenica, oggi non c'e' il tecnico." gli dicono. Risultato: degli infermieri glielo ingessano senza radiografia.
Avete capito bene? tre ambulanze lungo il percorso e l'organizzazione non aveva allertato il pronto soccorso della più grande città interessata dall'evento in modo che venisse predisposta una realtà idonea a fronteggiare possibili incidenti? Incredibile ma vero.

5. altra dimostrazione della "malafede" dell'organizzazione:
il ristoro e il pranzo finale: scandalosi.
Al ristoro si aveva diritto a un tè, due fettine di torta e un'acqua. Poi c'erano succhi di frutta, panini e altre leccornie, solo che si dovevano pagare a parte. Difficile da credere ma vi giuro che e' vero.
Il pranzo: un quadrato di 6x6cm di lasagna, due fettine trasparenti di tacchino, due foglie di lattuga e una mezza fetta di pane. Ah, dimenticavo: mezzo bicchiere di vino.
(il tutto per "soli" 35€ ndr)

6. dopo il tappo al "fiume di fango" in cui Threpple e Umberto sono dovuti tornare indietro, io e Luca abbiamo proseguito fino al ristoro. I circa 20km dal tappo del "fangone" fino al ristoro stupendi ed estremamente tecnici.
Al ristoro, cioè dopo 80 km, quando ne rimanevano altri 100, abbiamo detto basta. erano già le 3 del pomeriggio. Forse se non avessimo perso più di tre ore nei tappi ...
Anche perché mentre si aspetta, si cerca di rimanere in piedi, si cerca di non farsi scavalcare dai soliti "merriman" che mentre tu stai li tranquillo in fila cominciano a inveire e vogliono passare a tutti i costi, ecco mentre succede tutto questo avete idea di quante energie si perdono?

Allora, bilancio? ne e' valsa la pena?
Sicuramente si. Ogni volta che si abbandona l'asfalto per il tassello ne vale la pena.
Soprattutto tanta felicità per un'avventura conclusa senza incidenti (a parte Patrizio che spero sia cosa di poco conto) e senza danni alle moto.

Però vorrei che ci fosse da parte di chi organizza più rispetto per chi partecipa e per quei partecipanti che non riescono a rispettare gli altri vorrei che se ne stessero a casa. Anzi, no: ma c'era il mondiale di enduro nelle marche, perché non ci siete andati?

ALMENO A TERNI PER 30€ TI DANNO ANCHE IL CAPPELLINO

e comunque anche questa esperienza e' finita cosi'...

...DELLA SERIE "IL GAS DATEJELO, NON RESPIRATELO", NESSUNO, PERO', POTRA' DIRE CHE ANDREA NON DA GAS ALLA MOTO...LAMPOGAS!!

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