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Motocavalcata delle valli zerasche

Continua l'impegno di Enduristi Anonimi votato alla ricerca degli eventi enduristici più interessanti d'Italia.

Vi parliamo oggi della motocavalcata di Zeri (MS), località sciistica situata nell'estremo nord della Toscana, quasi incastonata tra Emilia e Liguria.

Foto in alto: neve in quota

Gli ingredienti della stazione turistica invernale ci sono tutti, dalle baite in legno, agli impianti di risalita, ai boschi di alberi ad alto fusto.

Tra i pregi organizzativi un interessante meccanismo di preiscrizione che, attraverso la segnalazione della propria partecipazione con un semplice fax, permette un forte sconto sul prezzo di iscrizione (€ 30 in luogo dei 40 di chi si presenta al mattino stesso)

Così facendo l'organizzazione riesce a disporre con una discreta approssimazione del numero dei partecipanti e preparare una assistenza ed un percorso adeguati.

La motocavalcata delle Valli Zerasche è stata per me anche una piacevole occasione per rivedere insieme Muz ed il fratello Bibi (foto a destra)

Malgrado le piogge dei giorni precedenti il fondo è stato ottimale per via di un terreno che drena in maniera quasi incredibile l'acqua senza trattenerla.

Lo scenario che ne è conseguito era così caratterizzato da veri e propri torrenti che tagliavano i sentieri, in alcuni casi scorrendone proprio all'interno per decine e decine di metri. Al di fuori di queste intersezioni, terra compatta e quasi per nulla fangosa.

Anche dove le pozze trattenevano umidità sulla strada, il fango era sempre di consistenza fluida, permettendo aderenza e non offrendo la consueta resistenza dei terreni argillosi nel taglio dei canali con la ruota anteriore, grip eccellente e manetta aperta a piena goduria del pilota.

Un accordo tra Forestale ed organizzazione ha permesso anche un piacevole zigzag su un sentiero in piena zona protetta. Unica limitazione imposta era la percorribilità solo a motore spento, fortunatamente la pendenza del tratto non richiedeva forza motrice .

Nel primo tratto la presenza dello staff d'assistenza è stata numerosa e, anche se il livello di difficoltà dei passaggi non era altissimo, la comitiva della spinta è stata sempre a disposizione.

La segnalazione delle svolte era poi ineccepibile.

Veri e propri segnali FIM (non le classiche fettucce penzolanti) con tanto di segnale di conferma o di "fuori percorso" posto a una decina di metri da ogni incrocio. Impossibile sbagliarsi!!

Nella foto a destra passaggio di Filippo, uno dei miei nuovi compagni di merende parmigiani, in sella alla sua bella CRF-X

Benché non si siano affrontate mai pendenze esagerate, alcuni tratti di sottobosco, complici il fogliame bagnato depositato sul fondo e le pietre levigate, rese altamente viscide dall'umidità, molti piloti hanno comunque dovuto fronteggiare qualche difficoltà (foto a sinistra )

Forse per la concomitanza con la vicina e più famosa Green Pistons, o per le difficoltà di raggiungere il paesino di Zum Zeri, arroccato tra le montagne e protetto da una aspra via d'accesso fatta di tornanti in fortissima pendenza, l'affluenza all'edizione 2008 non è stata eccezionale, eravamo forse meno di 300 moto al via...

In compenso il meteo ci ha premiato con le migliori condizioni desiderabili, aria fresca, sole pieno e cielo cristallino!!

I luoghi d'ambientazione di questa motogita sono un altro dei punti forti che caratterizzano l'evento che, purtroppo, si organizza solo ad anni alterni (per via dei permessi che non vengono concessi a cadenza annuale).

L'attraversamento dell'antico ponte a schiena d'asino, tutto in pietra (foto a destra) è sicuramente uno tra i momenti di magior libidine dal punto di vista paesaggistico/agreste.

La carovana dei motocavalieri ha evidenziato sempre grande civiltà, almeno per quanto abbia potuto vedere, sia nelle intersezioni con le strade provinciali, sia nei pressi di animali al pascolo. Uniche eccezioni, ahimé, da parte del personale di supporto.

Gli unici che ho visto impennare per strade e paesi, infatti, avevano tutti la casacca dello staff, ma questo è solo il primo dei pur pochi nei dell'evento.

Il livello di difficoltà generale è stato abbastanza basso il che, unito alla brevità del giro (circa 90 Km) ha reso la cavalcata poco appagante sotto l'aspetto della durata.

Nella foto in basso Capitano (altro Anonimo emiliano) affronta un sugestivo passaggio in discesa con fondo di pietre ben fisse sul terreno.

Nella foto a destra si può vedere come l'acqua che copiosa scorre sul tracciato, regali quasi l'impressione di percorrere il fondo di un piccolo torrente.

Bellissimi e ricchi di gradoni i passaggi in dicesa lungo i tratti pietrosi.

Tanti e di estrema godibilità i guadi incontrati lungo l'anello tracciato dagli organizzatori.

La luminosità della giornata ha esaltato, se possibile, i bei panorami offerti da questa favolosa zona montana.

Foto in alto: la poco entusiasta fila al banco dei beveraggi.

Al ristoro di metà giro un'altra poco piacevole sorpresa. Le pietanze, infatti, offrivano ben poca varietà essendo pressochè limitate a due varianti di castagnaccio, una dolce con la ricotta, l'altra salata con un pezzettino di salsiccia, c'era poi uno sformatino di verdura e nulla più. C'è da dire che il castagnaccio ha oltretutto un gusto particolare che non a tutti è gradito. Molti i piloti che sono ripartiti non avendo mangiato nulla o quasi.

Io che vivo il connubio tra manetta e forchetta in maniera quasi religiosa, alla ripartenza ero così contrariato che mi fumavano persino le orecchie (foto a sinistra ).

Fortunatamente, una volta risalito in sella, mi sono potuto consolare con la bellezza offerta dai passaggi tecnici di cui la giornata non è stata comunque avara.

Principalmente roccia in sottobosco con piccoli strappetti hard dall'aderenzaquasi nulla e senza bypass soft!

Tra una montagna e l'altra si sono potuti godere anche dei veloci sterratoni senza vegetazione che hanno dato modo di poter apprezzare ancor di più lo skyline montano circostante.

Altra pecca grave è stata la presenza di un paio di lunghi trasferimenti bitumici che, in un giro già tanto breve, hanno mortificato forse troppo la voglia di fuoristrada.

Una logistica tanto attenta come questa non ha poi tenuto conto in maniera seria il problema dei rifornimenti di carburante.

Solo un distributore e per di più situato a meno di dieci chilometri dal traguardo finale.

Chissà come se la sarà cavata?

Il risultato di questa grave leggerezza è stato che, a circa quindici chilometri dal benzinaio, questo simpatico endurista ligure, s'è trovato a secco. Nonostante la promessa di segnalarlo agli organizzatori, in questa seconda fase di giro, lo staff era tutto concentrato sulle rampe finali e sul resto del tracciato non ho più incontrato nessuno.

Se non riesci a visualizzare il video in streaming scaricalo QUI

Giunto al termine, davanti al ristorante, trovo parcheggiato il bel TT dell'amico Belva63, quasi inconfondibile e sempre un mezzo di gran fascino.

Il pasto è un pò meno deludente della merenda e, tra gli enduristi convivialmente riuniti, ho finalmente occasione di incontrare diverse amicizie nate solo sul forum.

Delle pietanze proposte mi sono gustato maggiormente i testaroli, una pasta particolare fatta con il pesto e molto caratteristica di queste zone (foto in basso).

Foto in basso: Max ed i suoi compari.

La carne, invece, come si nota dall'espressione indaffarata di questo nuovo compagno di giochi con cui ho condiviso l'ultimo tratto di cavalcata (foto a destra) non era proprio tenerissima...

Per i benpensanti che volessero obbiettare che si esce per fare enduro e non per mangiare rispondo da subito che pur potendo condividere il loro punto di vista, tanta parsimonia dovrebbe però anche riflettersi sul prezzo.

Quello che senza dubbio rende la motocavalcata di Zeri un evento a cui dover partecipare prima o poi è senza dubbio il luogo d'ambientazione che è davvero bellissimo. Pascoli verdi, boschi rigogliosi e passaggi enduristici di tutto gusto ripagano chi sa apprezzare il mondo delle belle cose. Appuntamento all'edizione 2010 quindi!!

Nel complesso devo dire che l'evento è senza dubbio divertente e, per alcuni versi, ben organizzato. Come detto si tratta di un tracciato un pelino breve e, a fronte di un prezzo di iscrizione in linea con la concorrenza (sempre al patto di effettuare la preiscrizione) offre molto poco dal punto di vista squisitamente gastronomico e non c'è nemmeno il classico gadget.

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