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"OTRA VES EL MAR"

Tradotto in italiano recita"...alla fine, il mare!" ed è il titolo di un bel libro del cubano Reinaldo Arenas, ma sono anche le parole che mi saltano alla mente ogni volta che lungo un percorso tra Roma e Santa Marinella mi ritrovo a guardare il mare dalle montagne della Tolfa

In contemporanea con la Motodissea di Carsoli ci ritroviamo io, Federico ed un suo amico per affrontare una mezza giornata di enduro soft... proprio perchè non se ne poteva fare a meno...

(sosta ruota sgonfia)

Già dalle primissime fasi si capisce agevolmente che la giornata sarà da ridere, l'amico di Federico, infatti, si presenta all'appuntamento in tenuta alquanto insolita per non dire inappropriata e mi strappa la prima battuta "certo ad attrezzatura non te manca niente..."

In effetti sembra una pagina del catalogo UFO apparell, maglietta, pantaloni militari, chiodo in pelle e guanti, anch'essi in pelle e per di più con le dita mozzate... uno spasso!! (mi ricorda quando ero io agli inizi)

Dopo poche curve mi accorgo di avere la gomma posteriore a terra, ci fermiamo e, dopo aver tirato giù la ruota e stallonato la gomma facendo uscire tutto il lembo, mi accorgo che la camera d'aria è solo sgonfia e non forata. Della serie "non si può riparare una cosa che non è rotta".

Mentre rimonto il tutto veniamo anche avvicinati e riconosciuti da un pilota di un gruppetto di Kappamuniti che, incurante del nostro rodimento, ci tiene a salutare. Lo ricambiamo anche da queste pagine.

Dopo un bel diverbio con delle liane penzolanti sbuchiamo nella spianata che domina il lago di Bracciano e quello (molto più piccolino) di Martignano.

Malgrado l'invito fatto ai kappisti di unirsi a noi, loro ci skizzano come lebbrosi. Tronfi delle loro karote e ci lasciano penetrare soli soletti il boschetto che ci porta verso la zona dei laghi.

Dopo una serie di divertenti e spensierati sterratoni che ci fanno apprezzare il panorama immerso in una irreale atmosfera sospesa magicamente tra la percezione fisica di un temporale incombente e la promessa di un miglioramento del tempo, ci ritroviamo all'altezza di Santa Marinella. L'orizzonte acqueo ci regala i riflessi balugginanti di un sole che si affaccia tra le nuvole per prenderne il posto nel proseguio del giorno...

La semplicità del percorso ci permette di procedere speditamente e al nostro giovane esordiente in sella al suo bel DR 350 di fare la necessaria esperienza in vista di sfide più impegnative.

Mentre ci arrampichiamo sulle ormai familiari montagne della Tolfa incontriamo un gruppo di cacciatori intenti in una battuta al cinghiale

Nonostante non ci fossero i cartelli di segnalazione obbligatori, veniamo prima invitati cortesemente ad andare a quel paese, quindi minacciati. Prima di entrare in polemica (noi potevamo solo tirare una marcia, mentre loro avrebbero potuto tirarci una fucilata) decidiamo che la nostra sgambata fuori porta poteva ritenersi conclusa quì.

Poche sterrate sinuosamente ci accompagnano verso l'asfalto seguiti dagli sguardi incuriositi di alcuni bovini al pascolo...

 

Il rientro non può però prescindere dalla consueta sosta per la birretta di fine giro. Mentre sorseggiamo accompagnando alla bevanda al luppolo la croccantezza delle patatine fritte, arriva un altro gruppo di enduristi e due di loro caricano le moto su un Ape!!!!

Spettacolo incredibile!!

 

(quì a sinistra le due endurone issate su un piccolo Apecar, il mondo s'è proprio ribaltato!)

L'uscita delle beffe si concluderà con un rifornimento d'emergenza sul Grande Raccordo Anulare, dove rimarrò a secco ed il buon Federico farà da spola col vicino distributore e, da ultimo, una bella lavata per i nostri cavalli meccanici.

 

Tutto sommato la Motodissea di Carsoli non c'è mancata così tanto...

come dire "pochi, ma buoni!"

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