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Anghiari-Gualdo... a tutto tartufo!!

Riparte la stagione dell'enduro e quale migliore scusa per ritrovare i vecchi amici? E' così che mi ritrovo con Pietro dell'Appenninitour che mi informa che sta organizzando un tour per due clienti tedeschi da Anghiari a Gualdo Tadino...

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In pratica 2 piccioni con una fava, un bel giro con Pietro e l'incontro con gli amici umbri per la cena, non me lo posso perdere!

Dopo una levataccia immonda alle 5 del mattino e 3 ore di autostrada arrivo ad Anghiari (AR) e li trovo ad aspettarmi Pietro, Andy e Gilberto, due simpaticissimi "teteski ti Cermania" venuti fin qui con un enorme motorhome e tanti giocattoli a motore (foto in alto)

I chilometri da percorrere sono circa 200 per cui si ciurla poco nel manico e alle otto e quaranta ci mettiamo in marcia a passo allegro...

Unico limite lo trovo nella mia cavalcatura povera di prestazioni, sono infatti su una onesta, ma modesta Honda Easy (foto a destra)

La giornata è di quelle che sfiorano la perfezione, bella compagnia, tempo sereno, temperatura dell'aria frescolina con sole tiepido e tanto bel fuoristrada mediamente scorrevole con strappetti tecnici libidinosi qua e la.

Pietro conosce questi posti meglio delle sue tasche e ci porta nei punti maggiormente belli per la guida e per godere del panorama offerto da queste campagne racchiuse tra Marche, Toscana ed Umbria...

...non ci fa mancare neanche qualche sgommata sulla genca, una particolare formazione rocciosa friabile tipica di queste parti.

Sterratoni, salite, discese, sottoboschi e, perchè no, anche qualche guado...

Giunta l'ora di merenda ci incontriamo con un simpatico amico di Pietro, Silvano detto Calule, (foto a sinistra) che ci porta benzina e pizza per rifornire cavalli e cavalieri...

Andy e Gilberto si mostrano ad ogni passo sempre più simpatici e disponibili e nonostante le logiche difficoltà di comunicazione si rivelano degli ottimi compagni di viaggio.

E via che si riparte per la lunga trasferta, alle 11 abbiamo già percorso una settantina di chilometri, ma ne occorrono ancora oltre 120 per raggiungere il nostro punto d'arrivo per cui non c'è tempo da perdere!

Nelle ore più calde troviamo refrigerio lungo i passaggi ombreggiati del sottobosco.

Per l'occasione riusciremo a corrompere anche l'irrepresibile Pietro che beve solo acqua neanche s'aspettasse di doversi sottoporre all'alcholtest in mula con la guardia forestale armata di etilometro...

Ma siamo pur sempre enduristi e non semplici sportivi da quaquaraquà e per questo non ci priviamo del lusso di fermarci a pranzo con le gambe sotto al tavolo, rapidi ed invisibili, come dei sommergibili, ci sbafiamo degli ottimi piatti di gnocchi al tartufo e delle dissetanti biciclette aranciata e vino rosso, bevanda di cui i nostri ospiti bavaresi sono ghiottissimi...

Ci rituffiamo quindi a macinar chilometri sulle creste dell'Appennino e ad un certo punto ci viene incontro il Bottaio per farci scorta sull'ultimo tratto (foto in basso)

Stefano, detto Taro, ci prenderà e condurrà per mano negli ultimi passaggi decisamente più tosti dell'intera giornata fino alla mitica mula della Rocchetta giù fino in paese.

Qui la genca cede il passo al sasso smosso e il terreno particolarmente scoglioso di queste montagne mette a dura prova sospensioni, braccia e gambe che arrivano già provate dalle tante ore di guida sempre attiva.

Foto a dx: Andy affronta dei gradoni di roccia grossi come frigoriferi senza batter ciglio, i nostri due compagni di viaggio erano davvero in gamba nella guida!

Qualche sosta fotografica è d'obbligo e soprattutto utilissima per riprendere un pò di fiato e recuperare le energie tra un passaggio hard e l'altro...

Ci siamo quasi oramai, manca solo la mula della Rocchetta a scendere e la missione sarà compiuta, più di 190 km praticamente senza asfalto percorsi in poco meno di 10 ore soste comprese.

Dopo un giusto e meritato momento d'esultanza difronte al castello di Gualdo (foto a sinistra) tutti al bar del Bottaio per recuperare liquidi e forze...

Ed ecco arrivare anche il PIGA!!!! Non potevamo mica passare da qui senza farci fare un pò di feste dal nostro Luca...

Ed infatti ci spariamo subito un bacio intenso e dopo aperitivo e cena nel ristorante del Taro...

E anche a cena non ci faremo mancare prelibatezze e risate, condite da buon vino e piatti a base di tartufo locale che ci ha profumato la motogita alla grandissima...

Non ci resta che aspettare la prossima occasione per rivivere un bel motogiro tra vecchi amici come questo, un grazie di cuore a tutti e a Pietro di Appenninitour in particolare, è stata una giornata di tassello memorabile!!

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