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Emilia & Romagna...

La potenza della passione che unisce chi pratica l'enduro è qualcosa di veramente sconvolgente.

Sin dai primi giorni in cui mi sono trasferito nel parmigiano tantissimi sono stati gli enduristi che si sono messi in contatto per portarmi alla scoperta di queste bellissime zone d'Italia.

Tra questi gruppi di nuovi amici sabato abbiamo avuto il piacere di ospitare i ragazzi del Moto Club ALPINARACE che sono giunti a Parma addirittura da Forlì (in piena Romagna) per il solo piacere di una smotazzata assieme!!

Malgrado le piogge dei giorni precedenti siano state copiose tanto da gonfiare gli alvei dei torrenti che già erano in secca, il terreno che ci si offre è quantomai "gripposo" ed alterna il classico fondo roccioso a passaggi su sterrati dal fango "gentile" che non impasta ed offre comunque ottima aderenza.

Appuntamento con Capitano all'uscita dell'autostrada per far finalmente la conoscenza con gli amici, fino ad allora solo virtuali, Max, Buio e Poliziotto. Poi senza indugio verso Langhirano dove il gruppo si completerà con l'aggiunta di Filippo. Siamo così subito pronti per iniziare l'avventura di una smotorata sui fantastici appennini emiliani.

La combriccola dei partecipanti si è ben amalgamata sin dalle prime battute e la simpatia dei nostri ospiti, unita alla voglia di godere assieme delle bellezze di questi tracciati, ha scandito i ritmi sostenuti della giornata senza grossi inconvenienti o imprevisti.

Foto in alto: l'obbligatoria sosta al monumento agli scarponi scomparsi che qualche ironico amante della montagna ha eretto sulla sommità di una cima

Foto sopra: Capitano che fa da guida

Salume e lambrusco sono oramai ingredienti fondamentali per la riuscita di un'endurata

All'ora di pranzo ci fermiamo a Casola, una trattoria offrirà accoglienza a noi e ai cugini stradaioli che fanno tappa qui ogni volta che affrontano la statale della Cisa che porta all'omonimo passo (questa strada nei WE si trasforma in una pista di velocità vera e propria).

Foto a sinistra: dopo aver mangiato e bevuto Filippo dissimula facendo lo sportivo col Polase

Archiviata la pausa pranzo si riprende per affrontare alcuni tratti di sottobosco davvero gustosi. Il terreno anche qui è molto buono e le velocità riescono ad essere sufficientemente elevate da farci macinare chilometri in tutta scioltezza.

Lungo le sterrate pianeggianti le pozze si susseguono sempre più fonde e fangose.

E' su questi tratti più viscidi che qualche incertezza richiederà il tributo di un tuffo... (foto sotto Poliziotto e la sua Husqwy in ammollo )

Ma le parti più gustose della giornata sono riservate ai salitoni a tornanti tra gli alberi. Bob che si succedono senza soluzione di continuità e che conducono dalla base alla sommità delle cime in velocissimi passaggi su cui si deve cercare di non spezzare il ritmo per non ritrovarsi fermi in condizioni in cui la ripartenza risulti troppo difficoltasa.

In effetti, nonostante le soste e la tregua pasto alla fine della giornata si saranno chiusi circa cento chilometri nello spazio di poco più di sei ore.

Ma, a questo punto della gita, più del fango le difficoltà sono dovute alla stanchezza e qualche svarione capita un pò ad ognuno (foto sotto Max vittima di una pozza di fango)

Scarica il video QUI

In questa fase conclusiva il gruppo si spezzerà su un paio di passaggi per offrire una variante più soft a due mule bastarde, la prima a salire e la sceconda a scendere lungo un profondo canale di scolo.

Foto a destra passaggio alla croce per poi ridiscendere verso Langhirano a recuperare carrelli e furgoni per riprendere la strada di casa.

Foto a sinistra Max che prova l'ebrezza di cavalcare il mio lattugone lungo una delle due mule finali. Io avrò così l'occasione di fare un giro sul suo bellissimo WR 450 con telaio in alluminio, un vero giocattolino di pura libidine

D'obbligo la birretta di fine giro dove si ripercorreranno le belle emozioni della giornata. Conoscere i ragazzi della ALPINARACE è stata una bella esperienza e ritrovare lo stesso modo di vivere la passione per le ruote artigliate e la voglia di divertirsi è stata una piacevole scoperta. Tanta sintonia si è appalesata ulteriormente nella volontà espressa da Max di gemellare il gruppo con gli E.A., invito a cui non abbiamo saputo resistere, dopotutto siamo una faccia ed una razza!!

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