IL FATTACCIO BRUTTO DELL'ESTATE 2006
Come ogni estate oramai siamo abituati
a leggere sulle pagine di cronaca nera di crimini efferati ed
agghiaccianti, i c.d. "fattacci brutti" la cronaca di
questa uscita è il fattaccio brutto (si fa per ridere )
dell'estate 2006.

All'appuntamento 12 piloti tra amici
vecchi e nuovi: guidava l'assalto Gabriellone, poi l'inseparabile
Simisì, Roster, Federeasy, Diego, Coeurdelyon, Posaja.
Poi i debuttanti: Prete, Donpedro, Jeepster, Daniele62. Ed infine
un revial MaurizioDRZ
Ovviamente tappa al bar per fare colazione...
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Foto di gruppo pre partenza (mancavano
ancora alcuni partecipanti), eccezionalmente tutti i presenti
ritratti grazie alla disponibilità di alcuni biker che
si sono offerti di fare lo scatto, la passione per le due ruote
si manifesta davvero in tanti aspetti diversi...

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Gli auspici non erano dei
migliori, Gabriele, infatti ci guidava su un percorso mai fatto
prima, solo con la traccia GPS per di più alimentato a batterie,
espresse alcune mie perplessità, lui e Simisì mi rincuoravano
dicendo che non era la prima volta che facevano un giro solo su
traccia e che il Garmin V di Gabriele nonostante le stilo non si
era mai spento in moto.

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Dopo un primo tratto d'asfaltone (avevo
addirittura creduto che il file GPS lo avessero recuperato da Max
Biagi)...

...affrontiamo finalmente alcuni sterratoni
che conosco bene dai tempi del G.A.S.
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Iniziamo però a perderci un pò
e, quando a Gabriele si spegne per l'ennesima volta il GPS, si
decide ad accettare il mio aiuto e, con il trucco del nastro di
stoffa tra la batterie limito il problema (come feci per Levoski
II alla scorsa gita)
Gabriele in sella alla sua nuova 525
fatica a trovare il giusto feeling e lamenta grosse difficoltà
con il settaggio delle sospensioni, qui a destra lo vediamo alla
presa con i "click" di regolazione delle sue forcelle,
mentre non spenderà una parola buona nei confronti del
mono PDS
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La combriccola intanto avanza serpeggiando lungo le veloci
sterrate che dalla traversa del Grillo, sulla Salaria, portano
in direzione di Monteflavio.

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Il percorso è velocissimo e molto tecnico per
chi non teme di tenere la manetta spalancata, ogni curva viene
affrontata in "spazzoling style" con la ruota posteriore
in derapata e la moto di traverso a cambio fisso in quinta marcia...
una vera libidine!!
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Passaggio in surplasse per Donpedro

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Impossibile pretendere l'assenza della polvere, questo
luglio è, infatti, molto siccitoso e le nuvole di fumo
bianco che inseguono i primi piloti si gonfiano ed inglobano i
seguenti.
Fortunatamente le grosse sterrate di ghiaione saranno
solo una parte del percorso.
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Simisì ci mette del suo e fora
il posteriore proprio su queste autostrade di pietre. Come in
autostrada, pronto il soccorso stradale che, nella persona di
Coeurdelyon, accorre pronto (per l'appunto ),
fornisce il servizio Fast-ripara e gonfia...

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Prete orgoglioso mostra all'obiettivo
i segni indiani disegnati dalla polvere e che nella tribù
Ceyenne stanno per "godo come un matto"

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Il grande Roster non corre gli stessi
rischi, lui d'estate non endura mai senza la sua mascherina protettiva,
io mi sentirei soffocare!
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Giunti in prossimità
di un bivio ci compattiamo ed aspettiamo i ritardatari.
Io, che individuo una bella mulattiera
compagnia di tante avventure, lancio la proposta indecente per una
breve deviazione, tanto per sgranchirsi un pò.
Manco a dirlo la proposta viente accettata
e comincia il valzer delle cadute, apre le danze Diego in sella
al suo K450 nuovo
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Gabriele sembra aver trovato una taratura
migliore, anche se a sua detta non ideale, e
passa senza problemi.
Federico sulla sua easy non sembra aver
problemi nel primo tratto...
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Simisì ed il mitico Corrado sembrano
inarrestabili, anche i nuovi arrivati sembrano tutti cavarsela
alla grande. Qui a destra passaggio di Jeepster sulla sua DR 350
(una moto sempre validissima)
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Intanto Diegone si prepara alla ripartenza dopo il capitombolo,
ma Donpedro sulla sua DRZ400 lo imita proprio nello stesso punto,
facendosi però molto più male (come potete vedere).

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Alla fine della salita, quando le difficoltà
erano ormai superate Maurizio e Federeasy non vogliono rinunciare
a firmare la bella mulattiera stampigliando nella polvere il cerchietto
della loro manopola sinistra.
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Per entrambi si tratta di
una banale appoggiata senza conseguenze e si riparte senza ulteriori
divagazioni, dopo la risalita, infatti, ci aspetta una simpaticissima
discesa...
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Courdelyon, Donpedro e Gabriele lungo i gradoni della
discesa. Meno problemi al gruppo in questo tratto, ma si sà,
in discesa rotolano anche le pietre

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L'altitudine e l'aria più fresca
rispetto all'afa che si respira nella capitale, favoriscono la
godibilità di questi passaggi dove tutti si divertiranno
molto. Tratti veloci e guidati e strappi di mulattiere, questo
è enduro e non trial!!
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giunti al fondo della discesa ci ritroviamo subito sul
piazzale in cui riparammo a suo tempo la leva cambio di Simisì
e costatammo con raccapriccio il danno provocato da Flair al radiatore
di ESIR in una uscita dello scorso inverno.
Simone nonvuole smentirsi, si lavora bene in questo punto,
il piazzale è ampio ed ombreggiato, decide quindi che il
Fast non gli basta...
...come dargli torto??
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Ecco l'estrazione del chiodo che gli
ha trapassato gomma e camera e si è piegato sul cerchione...
"ORRORE"

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Inizia così a smontare
il copertone per sostituire la camera d'aria, anche questa fornita
dal servizio assistenza Coeurdelyon

Altre foto del sedere di Simone su rotten.com
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Finalmente si riparte e, rientrando dalla divagazione
mulattierosa sul percorso principale ci troviamo a dover superare
una barra, proprio come la scorsa uscita, dopotutto questi cancelli
sono intelligenti e permettono un passaggio abbastanza agevole.
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Lamenteremo solo la perdita
del vetrino della freccia posteriore destra sulla nuovissima HSQ
di Daniele62 (scusaci ancora Daniele, sono cosa che possono succedere)
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Anche i successivi varchi
sono tutti chiusi a filo di ferro e ci permettono il transito, noi
apriamo e richiudiamo tutto con cura.

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Altro tratto impegnativo immerso nei più bei paesaggi
montani, qui Daniele62 e Jeepster cercheranno di mollare il colpo
e tornare indietro, ma poi resteranno della partita.
Maurizio invece non rinuncia ad un bel ruzzolone, stavolta
però rimedierà una bella ustione sul braccio ed
una sulla mano.
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Coeurdelyon transita con la camera d'aria
di Simisì a tracolla come i trofei d'alloro dei campioni
di motociclismo degli anni 50

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Maurizio, però non
sarà il solo ad avere difficoltà, Donpedro e Federeasy
saranno immortalati anche loro a ruote all'aria, fortunatamente
nessun altro si farà male

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La mulattiera da difficile diventerà difficilissima
sino a ridursi ad un sentiero tra pietroni che costeggia un pezzo
di montagna. Qui il buon Posaja tornerà indietro per dare
una mano a chi si trova in maggiori difficoltà e dovrà
convincere Daniele62 (che voleva tornare indietro) che proseguire
è la strada più facile e breve per ritrovare l'asfalto
La conquista della sterrata qui a sinistra è una
liberazione per tutti, da qui le cose miglioreranno, ma non per
molto.
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Intanto il nostro Maurizio lamenta i
postumi delle scottature e ci mostra gli impressionanti effetti
sulla sua pelle, chissà che male!
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Giunti all'asfalto vicino Monteflavio Gabriele decide
di posticipare la sosta pranzo e proseguire ancora un pò,
Daniele62 e Jeepster che volevano mollare sono ristorati dalle
sterrate scorrevoli e decidono di continuare con noi.
Dopo poco però inizia una mula terribile e Maurizio
pensa bene di lanciare il suo DRZ nel burrone (prerogativa tipica
sua)
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Poi mentre beve le ultime gocce d'acqua scivola e ci
cade di nuovo pure lui ("per farmi fare la foto" dice...)
Ritirare su il suo mezzo sfiancherà tutti (io
già ero fuori uso da prima)

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Jeepster e Daniele62 a questo punto ci
lascieranno e si rivelerà la loro scelta vincente.
Questa mulattiera di suo non è
neanche tanto difficile, ma il sentiero è strettissimo
e a valle ha lo strapiombo, in più e fitta di ginestre
che obbligano a strane manovre per far passare il manubrio ed
ostacolano il transito delle pedane, qui inizia un vero massacro.
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Anch'io finirò a terra un paio
di volte e in un'altro paio di occasioni dovrò ritirar
su la moto dal fosso
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Ad un certo punto il K di
Diego inizierà a far storie per mettersi in moto e, una volta
acceso, butterà grosse fumate bianche dallo scarico, stile
il bosco va a fuoco

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Ecco le fumate bianche della moto di Diego
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Giunto ad uno slargo pesto
con la ruota una bella piastra di vacca sperando che mi porti bene
e mi preservi fino alla fine del supplizio di Tantalo che sembra
non giungere mai.

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Mi spoglio e mi riposo, mentre il gruppo avanza a lentissimo
passo.
L'acqua è ormai terminata per tutti, solo Federeasy
ne ha ancora un pò e gentilmente la fornisce al moribondo
di turno che la reclama come in un girone dantesco
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Superata una
siepe si arriva ad una mula a zig zag sembra quella famosa strada
in salita di S. Francisco tutte curve

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Infine un gradone di roccia
sancisce definitivamente la conquista di una strada bianca e la
fine della tortura. Quando ne usciremo saranno passate quasi tre
ore dal momento in cui l'abbiamo iniziata ad affrontare e il pomeriggio
è ormai innoltrato, si va verso sera

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Ultimo ostacolo un cancello chiuso a
chiave, fortunatamente ci aprirà un contadino, ma frattanto
mi ero perso il gruppo a un bivio e, arrivando in ritardo m'è
toccato aspettare nuovamente l'intervento dell'agricolo...
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La stanchezza è ormai troppa per
tutti e qualche leggerezza agli incroci sfalda la brigata facendoci
perdere ancora tempo.
Raggiungeremo il bar di Orvinio ormai
alle 18.00, lì Diego recupererà il sorriso sicuro
com'era di non riuscire ad uscirne vivo.
Gabriele, Simone e Maurizio, invece topperanno
l'incrocio sull'asfalto e prenderanno direzione di Licenza senza
aspettarci.
Dopo una telefonata fatta nel tentativo
di riunire il gruppo ogniuno resterà sulle proprie posizioni
vista l'impossibilità di lasciare il Bar così dolorosamente
conquistato
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Lungo la strada del rientro il mio ramarrone
resterà a secco e il buon Courdelyon, da oggi "Servizio
Assistenza E.A." mi fornirà un mezzo litro utile a
raggiungere il primo benzinaio.
Lì tutti hanno tirato un grosso
sospiro di sollievo perchè oramai di carburante erano quasi
a secco.
Nota negativa: le inutili polemiche pre
gita
Nota positiva: battesimo della terra
per le nuove magliette E.A. personalizzate, davvero ottime!
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E, COME SEMPRE, APPUNTAMENTO
ALLA PROSSIMA... |
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