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COSTRUIRSI UN ESTRATTORE

Nei nostri bei motori sono tante le parti posizionate per "forzamento" nelle proprie sedi. Per chi deve metterci mano diventa difficile non far danni se si approccia al lavoro con punteruolo e mazzuola. Non si può nemmero pretendere di acquistare tutti gli arnesi necessari ad una officina per poter far fronte alle operazioni di manutenzione dei nostri bei mezzi a due ruote, dopotutto lo facciamo per passione, ma anche per risparmiare qualche euro.

Ecco una semplicissima guida che vi permetterà di avere a disposizione un efficacissimo estrattore utilizzando cose che già si trovano nel vostro garage, con facilità e risparmio

L'occasione per realizzare questa breve guida mi si è presentata quando, durante la pausa estiva dalle endurate, ho deciso di sostituire i paraoli degli alberini del cambio e della frizione che, dopo dieci anni di onorato servizio tra polvere, fango e sabbia, cominciavano giustamente a dare qualche piccolo trasudo d'olio.

Queste parti infatti sono posizionate per interferenza nei carter motore e vengono messe in sede o in pressa o con appositi estrattori.

Vediamo insieme come fare con ciò che generalmente si trova già nei nostri garage e nello specifico:

-rondelle

-bulloni lunghi con relativo dado

-chiavi a bussola o sezioni di tubo metallico

Dopo aver accuratamente pulito le parti su cui intervenire con petrolio e l'ausilio di un pennellino, provvedete a selezionare una rondella dello stesso diametro del componente da estrarre.

Posizionate quindi la rondella ed inserite il lungo bullone in modo che fuoriesca dal lato in cui volete o dovete far uscire il componente (che nel nostro caso è un cuscinetto a rulli ed un parapolvere a doppio labbro)

Verivicate con attenzione se esistono delle battute d'arresto che obbligano il pezzo ad uscire da un lato piuttosto che dall'altro, a tal proposito è sufficente confrontare i diametri da antrambe i lati. Se essi sono uguali il verso dell'estrazione è indifferente, se uno è minore, da quel lato c'è una battuta d'arresto ed il pezzo deve uscire dall'altra parte.

Mettete un'altra rondella adeguata ed impanate il dado

Sul lato opposto posizionate una grossa chiave a tubo o un troncone di tubo di metallo tagliato perfettamente in piano.

Fate attenzione a che i bordi del cuscinetto da estrarre siano completamente interni al cilindro.

Giunti a questo punto serrate il dado e la forza della vite farà facilissimamente fuoriuscire il cuscinetto (non crederete ai vostri occhi con quanta facilità ciò accada, specie se avete già provato col punteruolo senza successo e con grandi mazzate)

Tenete sempre bloccato il bullone mentre avvitate il dado.

Adottando la stessa tecnica, ma senza l'ausilio della chiave a bussola, potete portare in sede il nuovo cuscinetto senza sforzo

A fine lavoro, prima di rimontare il carterino in sede, ricordatevi di dare sempre una buona "ditata" di grasso lubrificante.

Questa semplice precauzione aumenta sempre di molto la vita delle parti in movimento e ne migliora di molto la fluidità d'uso.

Come avete visto è possibile con poco tempo e povere cose, lavorare in maniera efficace ed ottenendo un risultato equivalente a quello che si potrebbe ottenere con gli attrezzi specifici.

Come sempre

 

BUON LAVORO A TUTTI!!

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