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       COSTRUIRSI UN MOTARD  
      (testo CHO) 
      Fase seconda: modificare l'impianto 
        frenante  
      
         
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              Una volta scelte le nostre ruote,possiamo 
                passare al montaggio sulla moto, un’operazione che non presenta 
                grosse difficoltà, tuttavia bisogna far attenzione ad alcuni 
                aspetti. Il primo sicuramente è il perfetto allineamento 
                delle ruote tra di loro e rispetto all’asse centrale della 
                moto. 
                Sembra scontato ribadire questo punto ma è molto facile 
                cadere in qualche errore che poi determinerà cattive prestazioni, 
                il primo passo nel montaggio dei cerchi preassemblati consiste 
                nel posizionarli con i perni ruota sul veicolo, senza montare 
                i distanziali. Mottete ora le ruote in asse e poi prendete le 
                misure dei distanziali da realizzare con l’ausilio di macchine 
                utensili, una volta che li avete fatti si montano sulla moto ed 
                il gioco è fatto,nel caso in cui si utilizzano i mozzi 
                originali, il problema dei distanziali non si pone e si provvederà 
                semplicemente a montare canali, raggi e nipples sui mozzi. 
                A questo punto le ruote sono in posizione sulla nostra moto, possiamo 
                passare a pensare all’impianto frenante. 
               
                (pulite il fango dal parafango posteriore, non fate come il wm 
                 ) 
               
             
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              Impianto frenante: 
                L’impianto frenante di serie di una moto cross enduro e 
                sottodimensionato per potenza rispetto alle prestazioni che si 
                raggiungono con ruote da 17 pollici e pneumatici stradali, tuttavia 
                a volte si lascia l’impianto standard per avere una frenata 
                morbida e non impegnativa per il pilota alle prime armi, consiglio 
                questa scelta per chi inizia, sia perché si riducono notevolmente 
                i costi della trasformazione, sia perché in questo modo 
                si può iniziare a prendere confidenza con le ruote basse. 
                Ma quando si inizia a fare sul serio,la sostituzione dell’impianto 
                frenante e praticamente obbligatoria, qui inizia il bello, avremo 
                da scegliere tra dischi di varie forme e diametri,pompe freno 
                assiali, oppure radiali, tubi freno, etc.etc. 
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              Il freno posteriore nel 90% dei casi 
                rimane lo stesso, con la sola sostituzione del tubo freno standard 
                con uno nel cosiddetto tubo aeronautico, che migliora la potenza 
                frenante ed evita l’effetto spugnoso della leva freno con 
                l’aumentare della temperatura del liquido freno, infine 
                di solito si utilizzano pasticche freno aventi mescola "morbida". 
               
                
               
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            L’impianto frenante anteriore in 
              pratica viene sostituito completamente,il disco freno aumenta nel 
              diametro passando a 310mm oppure 320mm (lo standard delle moto da 
              fuoristrada generalmente varia dai 250mm ai 270mm), aumenta anche 
              lo spessore per evitare distorsioni in fase di frenata e può 
              essere di tipo fisso o flottante (foto sopra).  | 
         
       
      
         
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          Come sceglierlo? 
              Il diametro più diffuso è 320mm, in alternativa si 
              può montare uno da 310 mm, se si desidera una frenata un 
              pelo più morbida. 
              Con un disco avente diametro 320mm, monteremo una pinza di derivazione 
              stradale, molto diffusi sono i modelli a 4 pistoncini, molto probabilmente 
              dovremo realizzare una staffa di raccordo tra la pinza e il piede 
              forcella, nel realizzare la staffa dovremo fare molta attenzione 
              a centrare la pinza sulla pista frenante del disco, in modo che 
              la superficie d’attrito delle pasticche tocchi completamente 
              sulla pista del disco, non solo, sarà anche fondamentale 
              che la pinza sia perfettamente centrata sul disco, infatti se questo 
              non avviene avremo una frenata poco potente e dovremo applicare 
              molta forza alla leva della pompa freno. Per capire se sul nostro 
              impianto frenante è presente questo difetto, basterà 
              osservare le pasticche freno, se quella su di un lato sarà 
              più consumata dell'altra, la pinza non lavora centralmente, 
              a questo punto dovremo ricontrollare la centratura dell’insieme 
              pinza-disco, sarà sempre preferibile spessorare il disco 
              e non la pinza, perché il disco a più superficie d’appoggio 
              sul mozzo, mentre la pinza ha come appoggio i soli due punti di 
              fissaggio alla staffa, quindi in quel punto può flettere 
              più facilmente, sistemato il tutto passiamo al passo successivo, 
              la pompa freno.  | 
         
       
      
         
           
              In generale le pompe freno si dividono in due tipi, le assiali e 
              le radiali, le radiali differiscono da quella di tipo assiale per 
              il posizionamento dell’asse di scorrimento del pistoncino. 
              In una pompa assiale (normale) l’asse di scorrimento del pistoncino 
              è parallelo al manubrio e quindi alla leva di azionamento 
              del freno, mentre in una pompa radiale questo asse risulta perpendicolare 
              al manubrio e quindi alla leva del freno.  
              Lo scopo della pompa radiale è quello di ottenere un minore 
              sforzo sulla leva: questo differente posizionamento dell’asse 
              permette infatti di ottenere un braccio di leva particolarmente 
              vantaggioso, quindi, a fronte di una opportuna scelta del diametro 
              del pistoncino, si ottiene l’azionamento delle pinze con un 
              minore sforzo sulla leva.
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              Nella scelta della pompa freno in alcuni 
                casi saremo obbligati dal tipo di pinza usata, cioè con 
                alcune pinze freno le case costruttrici consigliano un determinato 
                diametro per avere la corretta potenza e modulabilità. 
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              Altro punto cruciale del nostro impianto freno è 
              il tubo di collegamento tra pinza e pompa, possiamo utilizzare il 
              tubo standard oppure il tipo cosiddetto in treccia che prende il 
              nome dall'intreccio dei fili di acciaio che costituiscono la fodera 
              esterna del tubo, in pratica il primo tipo è un normale tubo 
              in plastica dura che però tende ad espandersi quando è 
              sottoposta a pressioni intense, il secondo tipo, invece ha il tubo 
              in plastica avvolto da una guaina metallica che evita l’espansione, 
              questo tipo di tubo migliora la potenza e favorisce la costanza 
              di rendimento dell’impianto frenante. 
                
             
                
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              Un’altra parte importante dell’impianto 
                frenante sono le pasticche,molto spesso la selezione di queste 
                ultime viene trascurata,invece la giusta scelta dell’insieme 
                pasticche freno e disco, rappresenta un’importantissima 
                fase del setting della nostra moto, inoltre la scelta dovrà 
                tener conto dell'uso che andiamo a fare del nostro mezzo e porterà 
                a adottare diverse soluzioni a seconda di come useremo il nostro 
                veicolo su strada normale, in circuito,oppure in presenza di acqua 
                e fango. 
                Ogni casa produttrice di pasticche freno ha in catalogo 
                tantissimi modelli con mescole diverse. 
               
                  
                 
               
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            Le pasticche in materiale organico sono 
              adatte ad un utilizzo stradale, infatti vengono usate come primo 
              equipaggiamento sugli scooter, garantiscono una frenata molto progressiva 
              e non provocano una rapida usura dei dischi freno, poi ci sono le 
              pasticche indicate per il fuoristrada che devono lavorare sia in 
              condizioni di asciutto che in presenza di acqua e fango, oppure 
              le pasticche in materiale sinterizzato che sono sicuramente il tipo 
              più evoluto, esistono tantissimi modelli, sia per il fuoristrada 
              che per le moto stradali e hanno il vantaggio di avere un rendimento 
              molto costante durante tutto il loro utilizzo.  
            Nelle competizioni,queste ultime sono dotate 
              di altissimo grip, ma per lavorare bene necessitano di arrivare 
              alla giusta temperatura.  | 
         
       
      
         
          
              A questo punto possiamo inserire il liquido freno nel 
                nostro impianto,quale sceglieremo? 
                Anche in questo caso abbiamo più possibilità,ci 
                sono oli che lavorano egregiamente a temperature basse e non hanno 
                un rapido decadimento nelle prestazioni e ci sono oli che possono 
                lavorare ad altissime temperature ma non hanno un buon rendimento 
                alle basse temperature ed hanno il difetto di perdere rapidamente 
                le proprie caratteristiche,vanno sostituiti di frequente e quindi 
                consigliati solo per le competizioni. 
              Usare olio con viscosità tipo DOT 4 o DOT 5 
                Vai 
                alla fase...   
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